In concomitanza con la conclusione delle attività didattiche leggiamo in questi giorni sulla stampa l’ennesima proposta di apertura delle scuole, in particolare della scuola primaria. Ne parlano e ne discutono illustri personaggi politici e ancor peggio esponenti pubblici che di educazione, almeno per il ruolo che ricoprono, dovrebbero dimostrare di possedere almeno qualche conoscenza, non pretendiamo competenza. Evidentemente per candidarsi ad amministrare una provincia non è più necessario possedere specifiche competenze. Chi si occupa seriamente e con cognizione di causa dei bisogni dei nostri ragazzi sa benissimo che il problema della pausa estiva va affrontata partendo dalla fascia d’età di cui ci occupiamo perché le esigenze delle famiglie e soprattutto dei ragazzi si articolano in modo diverso a seconda della loro età. Da rappresentanti di una categoria di professionisti – i docenti – vorremmo introdurre una riflessione ad ampio spettro, al di là delle (pur importanti) questioni contrattuali e sindacali, partendo da quello che, come docenti, più ci sta a cuore: il benessere, quello vero, delle nostre allieve ed allievi.
Al link comunicato scuola aperta a luglio è possibile leggere il comunicato completo, inviato agli organi di stampa.