Formazione classi

Formazione classi

Vince la Scuola con la UIL Scuola


È di venerdì 4 marzo la delibera provinciale sui “criteri per la formazione delle Classi e per la determinazione
dell’organico del personale docente del I e II ciclo di istruzione per l’a.s. 2022/2023”. Con grande
soddisfazione, UIL Scuola ha visto accolte buona parte delle osservazioni e delle richieste che ha avanzate al
tavolo tecnico di confronto e formalizzate attraverso una nota inviata al Presidente Fugatti ed all’Assessore
Bisesti.


L’antefatto.


Il 2 marzo u.s., dopo aver letto l’e-mail di informativa sindacale contenente la bozza di delibera per la
formazione delle classi e dell’organico docente per il prossimo anno, si è tenuto un momento di confronto
tecnico, richiesto da tutte le organizzazioni sindacali. Vista la pericolosità delle proposte messe in delibera, la
UIL Scuola inviava contestualmente anche nota formale al Presidente ed all’Assessore.
Pericolosità, perché le criticità già presenti nelle delibere degli anni scorsi si erano addirittura amplificate.
I criteri inseriti nella presente bozza offrivano indicazioni di massima, anziché delle prescrizioni alle quali
attenersi: la reale consistenza dell’attribuzione dell’organico di diritto e di quello di fatto, si voleva legata
esclusivamente alle decisioni del Dipartimento Istruzione. Non certo a parametri effettivamente oggettivi e
misurabili. Uno specifico articolo (art.12) ribadiva come “i criteri di formazione della classi e di assegnazione
dell’organico di cui agli articoli precedenti possono essere derogati”.
In particolare.
Il numero di 25 alunni per classe, così come quello di 23 nelle classi con la presenza di alunni certificati da
limiti tassativi, si trasformavano in pure indicazioni derogabili. L’organico sull’interscuola nella Scuola
Primaria non aveva alcun impegno circa l’affidamento ai docenti. Le attività di potenziamento linguistico
vedevano un restringimento degli spazi di autonomia dei docenti e delle scuole. Ai Consigli di Classe l’obbligo
di predisporre piani educativi individualizzati per gli studenti/atleti impegnati non solo nelle gare nazionali ed
internazionali, ma anche in quelle a carattere regionale.
UIL Scuola ha scritto al decisore politico mettendo in luce come la proposta delibera fosse un vero “indietro
tutta” rispetto alle decisioni prese negli anni scorsi: un vero tradimento degli impegni annunciati.


La delibera adottata risponde positivamente a quasi tutte le richieste avanzate dalla UIL Scuola.
Inderogabile è il numero massimo di 25 per classe; ripristinato l’impegno delle ore sull’interscuola e lo sforzo
di attribuirle al personale docente; reintegrata la possibilità piena di utilizzo delle attività opzionali facoltative
ai fini del potenziamento dell’offerta linguistica; stralciati gli obblighi progettuali per i ragazzi che
affronteranno attività sportive locali.

Due grandi macchie rimangono nel testo deliberato.
a. Non vi è certezza che le classi che vedono la presenza di alunni certificati non abbiano più di 23 alunni.
Tutto rimandato alle decisioni del Dipartimento. UIL Scuola vigilerà! Chiederemo conto a tutti i dirigenti
scolastici di comunicarci i numeri di allievi nelle classi con ragazzi tutelati dalla legge: denunceremo le
inadempienze!
b. Si è confermata la volontà di non dare corso all’attivazione della A23 “Insegnamento della Lingua Italiana
per discenti di lingua straniera”: un impegno che codesta Giunta provinciale si era preso sin dalla primavera
del 2019. L’organico relativo all’intercultura rimane nella discrezionalità del Dirigente generale, sia per
consistenza, sia per individuazione del personale interessato, sia per l’attribuzione alle singole scuole. La legge
nazionale si deve ancora una volta fermare ai confini provinciali!
Vi è poi una richiesta storica della UIL Scuola sulle Scuole Medie ad Indirizzo Musicale che ancora una volta
è stata disattesa. Chiediamo si istituiscano corsi in ogni zona della Provincia, non solo a Trento e Riva del
Garda. Chiediamo una SMIM a: Rovereto, Tione, Cles, Cavalese, Borgo.