Deludente incontro con l’Amministrazione sulla definizione dei parametri classi e organici per
il prossimo anno scolastico. Poche garanzie sulla mensa alla Primaria, le misure di sempre…
come se la pandemia non esistesse.
Di Fiore: “Meno allievi per classe, attenzione agli alunni con bisogni educativi speciali, ampliamento
dell’organico funzionale all’autonomia: queste le misure necessarie per aiutare la nostra Scuola
impegnata nella ripartenza”
Oggi, 18 febbraio, breve incontro con il Dirigente Generale del Dipartimento e Sindacati. Un unico punto
all’ordine del giorno: imminente delibera sui criteri per la formazione delle classi e per la definizione degli
organici insegnanti. Un incontro convocato in grande velocità, senza un testo inviato in precedenza ma
velocemente illustrato attraverso lo schermo della piattaforma digitale.
Poche le novità introdotte rispetto allo scorso anno, tra tutte: la facoltà di modificare le presenti disposizioni
in relazione all’andamento della pandemia; l’inserimento della possibilità di esternalizzare il servizio mensa,
in caso di specifica richiesta del dirigente scolastico.
UIL Scuola è intervenuta per porre alcuni precisi rilievi.
Informazione preventiva. Una convocazione d’urgenza, non supportata dall’invio della necessaria
documentazione non è informazione preventiva. Queste modalità, oggi adottate, hanno profili di condotta
antisindacale: l’informazione deve dare la possibilità, per parte sindacale, di avanzare rilievi e proposte.
Osservazioni alle quali il decisore politico deve dare risposta: ove non accolte, si dovrebbe motivare con
intervento fondato il mancato recepimento delle richieste. Diversamente sarebbe necessario sottolineare
l’incapacità di gestire corrette relazioni sindacali.
Avuto contezza che il testo andrà in delibera non prima della prossima settimana, UIL Scuola ha chiesto il
tempestivo inoltro della bozza testuale, oggi scorsa in velocità, al fine di produrre proprie puntuali
osservazioni e richieste. La richiesta è stata accolta dal Dirigente generale.
Meno allievi per classe, più attenzione alle tutele di legge. UIL Scuola ha dichiarato tutta la propria
contrarietà nel veder programmate misure ordinarie (le stesse, identiche dello scorso anno) in risposta ad un
periodo eccezionale. È necessario, questa la nostra richiesta, abbassare il numero di alunni per classe. In
particolare, chiediamo non si superi il numero di 20 alunni se in classe vi sono allievi con bisogni educativi
speciali: una previsione rispettata a livello nazionale.
Le Scuole debbono avere disponibile una dotazione flessibile, funzionale dell’autonomia. Ampliare
l’organico funzionale consente agli Istituti di dare risposte tagliate sulle esigenze della propria offerta
formativa.
#giùlemanidallamensa. Pur annunciata come misura flessibile e straordinaria, quella dell’affidamento anche
parziale del servizio mensa, nella Primaria, a personale esterno è una misura che UIL Scuola chiede non sia
minimamente applicata. Non può essere una scusante la difficoltà di reperimento di personale insegnante: si
stanno per riaprire le graduatorie d’istituto, saranno inseriti (con riserva) anche i laureandi in SFP, si è
centralizzato l’utilizzo delle cosiddette MAD. Non vi è ragione alcuna di esternalizzare il servizio educativo
e didattico del tempo mensa.
Quanto alla mancanza di docenti, carenza peraltro da noi denunciata ripetutamente nel corso degli anni: che
la Provincia si muova sul terreno delle convenzioni con le Università viciniori, anche costituendo un Corso
di SFP in Trentino. Si è fatto con Medicina, lo si faccia per Scienze della Formazione!
Due ultime osservazioni su A023 e sulle classi destinate all’educazione degli adulti o ai corsi serali.
Malgrado le reiterate nostre richieste di regolazione della classe di concorso relativo all’insegnamento della
L2 (A023), non si comprende perché si voglia ancora far riferimento ad un imprecisato organico dell’intercultura.
UIL Scuola chiede sia finalmente introdotta questa classe di concorso, affidando in modo trasparente
l’insegnamento della Lingua Italiana per discenti di lingua straniera, a docenti titolati a farlo.
Ed infine. In un tempo drammatico, impegnato nella lotta alla pandemia e nel rilancio della nostra economia,
ferma da più di un anno, dovrebbe apparire di tutta evidenza la necessità non solo di garantire, ma anzi, di
ampliare l’offerta formativa dedicata agli adulti e ai percorsi di istruzione in orario serale.
È uno sforzo straordinario quello che UIL Scuola viene a chiedere. In considerazione della grave crisi che
stiamo affrontando e della conseguente necessità per molti lavoratori di ri-orientarsi, almeno la Scuola deve
essere luogo aperto. Di tutti e per tutti.
Terminiamo queste osservazioni facendo nostre le parole del Ministro Bianchi (Nello specchio della
scuola). Parlare di centralità della Scuola, perché luogo dove “batte il cuore dell’intera Comunità”,
significa impegnarsi nell’investire, nel mettere in sicurezza la ripartenza piena della scuola.
Anche in Trentino.