TRENTO. Un organico potenziato per svolgere un migliore servizio agli studenti e classi numerose solamente in poche (e motivate) situazioni. Così – con due delibere approvate ieri mattina, una dedicata all’organico e l’altra alla formazione delle classi – la giunta provinciale ha gettato le basi per l’anno scolastico 2017-2018. In particolare solo per il trilinguismo saranno un centinaio i docenti destinati a entrare stabilmente nell’organico della scuola trentina, anche se in realtà si tratta di personale che già lavorava nell’ambito della formazione e che verrà regolarizzato. L’obiettivo – come si legge in un comunicato diffuso ieri dalla Provincia – è di garantire una «scuola inclusiva, che sappia preparare i giovani alle difficili sfide del mercato del lavoro e della vita». Altre risorse aggiuntive saranno dedicate ai progetti di “alternanza scuola lavoro”. Secondo i calcoli degli uffici provinciali il rapporto fra insegnanti e studenti sarà di 1 a 9 contro il dato italiano di 1 a 10 e quello Ocse di 1 ogni 15.
Confermata l’attuazione del piano Trentino Trilingue in cui saranno coinvolte circa 155 classi quinte e 280 classi tra prime e seconde della scuola primaria per un totale di 435 nuove classi. Ciò porterà ad un incremento di 1460 ore di insegnamento Clil, pari a circa 73 ulteriori posti di docente di lingua straniera. Nella scuola media saranno circa 240 le classi prime che partiranno con il Clil che porterà ad un aumento di circa 27 cattedre equivalenti.
Nelle scuole superiori, oltre al potenziamento dell’organico finalizzato all’insegnamento delle lingue, viene rafforzata l’attuazione dell’alternanza scuola-lavoro negli istituti di maggiori dimensioni.
Crescono anche le attività educative riservate agli adulti con un aumento degli insegnati nei corsi serali, che coprirà il 100 per cento del fabbisogno. Saranno, infine, incrementati anche gli organici per le funzioni organizzative e amministrative come, ad esempio, i collaboratori del dirigente scolastico.
Sul fronte della formazione delle classi (che aveva sollevato la protesta della Uil scuola, preoccupata per la possibilità di classi troppo numerose) la Provincia ha confermato i propri parametri, ma introducendo la necessità di “motivare adeguatamente” la formazione di classi superiori ai 25 alunni nella scuola primaria. Una deroga che sarà consentita, quindi, solo se le alternative fossero peggiorative della situtzione. Secondo i dati forniti dal presidente Rossi la media di alunni per classe nella scuola primaria è di 18 (19 a livello nazionale),
21 nella scuola media (22 a livello nazionale) e 19 in quella superiore (21 a livello nazionale). Le classi che superano le 25 unità – ha comunicato la Provincia ieri – sono estremamente rare: alle elementari, ad esempio, attualmente su 1499 classi ve ne sono 12 con 26 alunni e 2 con 27.